Accadde oggi, Juventus-Roma 3-1: Edgar Davids sigla la sua prima rete bianconera

2023-02-22 16:40:52 By : Ms. Yawei Yang

La storia della Juventus parla di grandi campioni che, nel corso della centenaria vita calcistica del club torinese, hanno costantemente difeso i colori bianconeri con orgoglio e dedizione. Uno tra questi, passato tra le fila di Madama a partire dalla stagione 1997/98 fino al 2004, è il cosiddetto “Pitbull” di nazionalità olandese, tale Edgar Davids. Il vero e proprio mastino del centrocampo si trasferì nella finestra di mercato invernale dal Milan alla Juventus, riuscendo a diventare rapidamente uno dei beniamini del pubblico di fede bianconera.

Esattamente in data odierna, ben venticinque anni fa, il giocatore in maglia numero 26 fece il suo primo gol con i colori della Vecchia Signora indosso. Al vecchio stadio casalingo, denominato Delle Alpi, la Juventus ospitò la Roma del tecnico Zdeněk Zeman, alle ore 14:30 di domenica 8 febbraio 1998, in quella che fu valevole per la diciannovesima giornata di Serie A. Il match terminò con il risultato di 3-1 in favore dei padroni di casa capitanati dal mister Marcello Lippi, grazie anche, per l’appunto, alla prima marcatura sotto la Mole di Edgar Davids, da subito presentatosi al meglio a quelli che sarebbero poi diventati i suoi fidati tifosi per ulteriori cinque stagioni.

Quella dello stadio Delle Alpi fu una delle partite più importanti della stagione bianconera, poiché sancì il primo vero e proprio stacco in avanti dalle inseguitrici (su tutte l’Inter) che, nel contempo alla vittoria della Juventus contro la Roma, perse inaspettatamente tra le mura amiche contro il Bologna, staccandosi di quattro distanze dai piemontesi in cima alla classifica di Serie A. Al match le due formazioni arrivarono pronte e cariche per condurre una sfida all’insegna del divertimento e del rispetto (le due compagini erano in ottima forma ed entrambe potevano vantare giocatori di assoluto livello).

Di fatto, nello scacchiere iniziale dei giallorossi (poi dopo tre stagioni Campioni d’Italia) figurarono grandi campioni come Cafu, Aldair, Vincent Candela, Damiano Tommasi, Luigi Di Biagio e il temutissimo Paulo Sergio. Tuttavia, i padroni di casa della Juventus non si fecero intimidire dalle ottime qualità tecniche e fisiche degli avversari, iniziando fin da subito la partita cercando in più occasioni di bucare il portiere avversario: dopo alcune conclusioni pericolose, prima di Alex Del Piero su punizione e poi di Filippo Inzaghi a pochi passi dalla porta, i bianconeri passarono in vantaggio al minuto 47 del primo tempo, esattamente agli sgoccioli dei due minuti di recupero concessi dall’arbitro della gara, Domenico Messina.

La rete portò la firma del fuoriclasse francese Zinedine Zidane, caparbio dopo una mischia al limite dell’area di rigore a colpire il pallone delicatamente con l’interno del suo piede forte (il destro), spedendolo alle spalle di Konsel, portiere della Roma. A partire dai primi minuti del secondo tempo l’andamento fu identico al primo scorcio di gara, la Juventus continuò a dettare i ritmi e a scatenare pericolose ripartenze: nello specifico, al minuto 49, dopo una prima conclusione da parte di Alessandro Del Piero neutralizzata dal numero 1 giallorosso, sulla stessa ribattuta della medesima il talento Azzurro ebbe l’opportunità di riavventarsi sul pallone per spedirlo in rete e portare i bianconeri sul momentaneo risultato di 2-0.

Tuttavia, la Roma non volle darsi per vinta e, una volta subito il doppio svantaggio, riuscì a risollevare la testa riportandosi pericolosamente alla ricerca del gol che avrebbe riaperto il match di Torino, fino a quel momento prettamente a senso unico. Di fatto, dopo un elegante e difficile stop nel cuore dell’area di rigore avversaria, l’attaccante giallorosso Paulo Sergio al minuto 57 bucò splendidamente l’estremo difensore di Madama Angelo Peruzzi, portando l’esito della gara sul 2-1 e accorciando, quindi, il doppio svantaggio procurato nei precedenti minuti.

L’episodio chiave del match, però, arrivò qualche minuto più tardi, esattamente al 65esimo: dagli sviluppi di un calcio di punizione ben preparato in allenamento dagli uomini di Marcello Lippi, Edgar Davids venne servito rasoterra dal battitore Zidane e, con tutto il tempo a sua disposizione per calibrare precisione e potenza, spedì, da una distanza attorno ai trenta metri, la palla infondo alla rete dopo aver scheggiato il palo interno di destra. Una rasoiata vincente quella del centrocampista olandese in maglia numero 26, che sancì, oltre alla finale vittoria della Juventus per 3-1 sui rivali giallorossi, la sua prima rete da giocatore della Vecchia Signora.

Il fuoriclasse nato in Suriname in data 13 marzo 1973, arrivò per la prima volta alla corte del club bianconero nell’inverno del 1998, quando il Milan decise di cedere per un conguaglio di attuali 8 milioni di euro Edgar Davids alla Juventus: l’anno e mezzo trascorso tra le fila rossonere non fu affatto dei più positivi per il campione in maglia numero 26 che, grazie proprio al trasferimento sotto la Mole, ritrovò lo splendore che fu capace di mostrare al mondo intero quando fu solo poco più di un ragazzino all’Ajax, squadra che lo fece calcisticamente crescere a 360 gradi.

Da quel momento in poi, le strade del centrocampista (soprannominato “Pitbull” per la sua stazza e forza fisica in mezzo al campo) e della Juventus furono destinate a rimanere affiancate per ulteriori cinque stagioni, fino alla finestra di mercato estiva del 2004, quando Davids completò il cerchio dei tre più celebri club italiani, approdando agli storici rivali dell’Inter a titolo gratuito. Nei totali sei anni trascorsi alla difesa dei colori bianconeri, tuttavia, Edgar riuscì a migliorare il proprio palmares grazie alla conquista di tre campionati di Serie A e una Supercoppa Italiana.

Per quanto riguarda i numeri personali raggiunti durante l’esperienza torinese dal fuoriclasse olandese, invece, il tabellino conta 235 apparizioni sul rettangolo verde di gioco, oltre alla realizzazione di uno score niente male: 10 gol e 19 assist. Il giocatore, ricordato per la sua capigliatura folta (lunghi rasta sostenuti da un laccio per capelli) e per gli iconici occhialini su misura per sopperire ai propri problemi di vista in campo, avrà di sicuro un solo ed unico rimpianto in riferimento all’intera permanenza alla Juventus.

Di fatto, non riuscì ad alzare al cielo la Champions League, stessa che nella stagione 2002/03 venne strappata in finale dopo la lotteria dei calci di rigore proprio dal Milan, sua ex squadra nonché rivale storica dei bianconeri. Aldilà di questa piccola sbavatura nel percorso torinese, Davids dimostrò di meritarsi un posto nell’élite dei più grandi fuoriclasse che abbiano mai solcato il campo con indosso i colori bianconeri, e tutt’ora i supporters della Vecchia Signora lo ricordano con grande e caloroso affetto.

Copyright © 2023 TUTTOJUVE24.it Tutti i diritti riservati | Tuttojuve24.it - Il tuo Universo bianconero | Testata giornalistica Aut. Trib. di Roma n° 125/22 | Direttore Responsabile: Luca Vano Sito non ufficiale, non autorizzato o connesso a Juventus F.C. S.p.A.

Nome utente o indirizzo email